Riassunto: Acqua amara

Nella novella Acqua Amara, Luigi Pirandello esplora il rapporto/la relazione tra un uomo e una donna… sia prima che dopo che sono sposati. L’uomo è Bernardo Cambiè. La donna è Carlotta; lei è anche chiamata, da altre persone nel loro quartiere, ‘la dottoressa’. (Bernardo è anche conosciuto scherzosamente come ‘il marito della dottoressa’.)

Bernardo è un narratore naturale: è arrogante, un estroverso, e supponente. Bernardo è un grosso uomo (obeso) e, a causa della sua personalità, lui è una presenza ancora più grosso.

– Ma sí, come mi conoscono tutti, qua. Sono famoso! Guardi, alla Piazza dell’Arena, in tutti gli Alberghi, in tutte le Pensioni, al Circolo, al Caffè da Pedoca, in farmacia, da tredici anni a questa parte, stagione per stagione, non si parla che di me. Io lo so e ne godo e ci vengo apposta. Dov’è sceso lei? Da Rori? Bravo. Stia pur sicuro che oggi, a tavola da Rori, le narreranno la mia storia. Ci prendo avanti, se permette, e gliela narro io, filo filo.

All’inizio della novella, Bernardo ha incontrato un giovanotto in un parco. Il giovanotto è malato: è venuto al parco per bere l’acqua disgustosa (solforosa; quindi terapeutica!). Bernardo ha narrato al giovanotto che, infatti, era malato (Bernardo) 13 anni fa… e che aveva anche bevuto l’acqua per curare la malattia. (Bernardo non è più malato, ma ritornava al parco e beveva l’acqua ogni anno in ogni caso… come un atto di gratitudine.)

Bernardo poi inizia un soliloquio in cui racconta la storia della sua malattia, che è davvero una storia del suo matrimonio con Carlotta.

Al tempo dell’incontro con il giovanotto, Bernardo era di circa cinquanta anni. Vent’anni fa, a Napoli, lui ha vissuto in un appartamento in affitto con Carlotta, la sua ragazza. Condividevano una vita insieme. Tuttavia, è chiaro al lettore che loro non erano in amore. La semplice disposizione (diciamo ‘no strings attached’) era conveniente per entrambe Bernardo e Carlotta, essenzialmente senza il bisogno di fare unsacrificio.

Poi, Napoli ha subito un’epidemia di colera. La madre di Bernardo, che era religiossisima, aveva paura che suo figlio sarebbe diventato malato di colera e morirebbe… come una forma di ‘punizione divina’ cioè, come una punizione per il fatto che Bernardo viveva nel peccato.

Come si è scoperto, Carlotta è divenuta gravemente ammalata di colera. La madre di Bernardo gli ha fatto promettere di sposare Carlotta… secondo la madre questo sarebbe l’unico modo in cui lei sarebbe sopravvissuta la colera. Bernardo era d’accordo (mammone!). E eventualmente lui e Carlotta si sono sposati.

Scusi, è religioso lei? Cosí cosí. Forse piú non che sí. Come me. Mia madre, invece, caro signore, religiosissima. Povera donna, soffriva molto di quella mia relazione per lei peccaminosa. Sapeva che quella ragazza, prima che mia, non era stata d’altri. Scoppiato il colera, atterrita dalla grande moría e convinta fermamente che dovessimo tutti morire, io sopra tutti, ch’ero, secondo lei, in peccato mortale, per placare l’ira divina, pretese da me il sacrifizio che sposassi, almeno in chiesa solamente, quella ragazza.

Purtroppo, i genitori e i fratelli di Carlotta sono morti nell’epidemia. Di conseguenza Carlotta ha ereditato la fortuna di suo padre (lui era “…uno strozzino. Prete spogliato”).

Per fortuna, a Carlotta durante l’epidemia erano morti padre, madre e fratelli. Fortuna e disgrazia, perché, unica superstite della famiglia, ereditò trentotto o quarantamila lire, frutto della nobile professione paterna.

Questa eredità mette Bernardo e Carlotta nel bel mezzo della società italiana nel corso del Ottocento. Quindi Acqua Amara è una novella sulle rigidità del ceto medio meridionale società Italiana.

Col tempo Carlotta ha espresso un nuovo atteggiamento. Dopo un anno di matrimonio Carlotta ha capito che la società l’ha costretta a essere sottomessa al marito (lei si sente imprigionata). Questo vincolo era qualcosa che Carlotta ha profondamente resentito.

A questo punto, Pirandello chiede al lettore di prendere in considerazione se il nuovo atteggiamento di Carlotta sia una caratteristica universale di tutte le donne che diventano mogli, come Bernardo crede. Le donne, Bernardo dice, sono una cosa, le mogli sono un altra.

Crede lei che ci siano due soli generi, il maschile e il femminile?

Nossignore.

La moglie è un genere a parte; come il marito, un genere a parte.

Bernardo dice anche che le donne diventano più come gli uomini dopo il matrimonio. Inoltre, anche gli uomini cambiano… secondo lui, diventano più come le donne.

E, quanto ai generi, la donna, col matrimonio, ci guadagna sempre. Avanza! Entra cioè a partecipar di tanto del genere mascolino, di quanto l’uomo, necessariamente, ne scapita molto, creda a me.

Se mi venisse la malinconia di comporre una grammatichetta ragionata come dico io, vorrei mettere per regola che si debba dire: il moglie; e, per conseguenza, la marito.

Lei ride? Ma per la moglie, caro signore, il marito non è piú un uomo. Tanto vero, che non si cura piú di piacergli.

Il lettore può immaginare solo il comportamento di Bernardo durante il primo anno di matrimonio, che probabilmente conforme a uno stereotipo di un uomo di sud Italia.

Cominciò per noi una vita d’inferno. Lei, sempre ingrugnata, spinosa, irrequieta; io, paziente, un po’ per paura, un po’ per la coscienza d’aver commesso la piú grossa delle bestialità e di doverne piangere le conseguenze.

In un primo momento, Carlotta ha espresso il suo risentimento/ la sua ribellione per mezzo del suo aspetto.

Ma pure, se il marito è cosí dabbenaccio da rinzelarsi, vedendola per esempio a letto come una diavola, coi capelli incartocciati, col viso impiastricciato, e via dicendo…

Piú che amore è una cert’aura di ammirazione di cui ella vuol sentirsi avviluppata. Ora vada lei ad ammirarla per la casa coi diavoletti in capo, senza busto, in ciabatte, e oggi, poniamo, col mal di pancia e domani col mal di denti.

Quando Bernardo ha lamentato del suo aspetto a casa, Carlotta gli ha spiegato che lei stava facendo questo per lui.

– Ma io lo faccio per te! – è capace di rispondergli lei.

– Per me?

– Sicuro. Per non farti sfigurare. Ti piacerebbe che la gente, vedendoci per via, dicesse: “Oh guarda un po’ che moglie è andata a scegliersi quel pover’uomo”?

Bernardo non crede Carlotta… invece ritiene che lei si comporta in questo modo a causa di un innato desiderio di avere altri uomini la ammirano. Bernardo dice anche che il marito è impotente… incapace di dare alla moglie quello che vuole.

E avrebbe ragione. Le donne non possono farne a meno: per istinto, vogliono piacere. Han bisogno d’esser desiderate, le donne.

Ora, capirà, un marito non può piú desiderar la moglie che ha giorno e notte con sé. Non può desiderarla, intendo com’ella vorrebbe essere desiderata.

Quindi, la domanda: è tipico il comportamento di Carlotta di tutte le donne che diventano mogli, come Bernardo crede? Veramente io non sono d’accordo! È più probabile che il problema sia che i due protagonisti si siano sposati per i motivi sbagliati: si tratta di un matrimonio combinato che conforme alle aspettative della società invece delle aspettative della copia.

Bernardo e Carlotta non sono mai innamorati. Loro sono anche molto immaturi. Secondo me la spiegazione di Bernardo del comportamento di Carlotta è una razionalizzazione probabilmente destinata a salvare la sua dignità. Dall’altro lato la spiegazione di Carlotta del suo atteggiamento è una razionalizzazione probabilmente destinata a insabbiare la sua rabbia, il suo risentimento e la sua ribellione.

Verso la fine della novella, un disastro ha succeso a causa del desiderio di Carlotta di invogliare gli altri uomini ad ammirarla (attraverso il suo aspetto). Bernardo è stato malato a causa del suo matrimonio infelice. Ha trovato i servizi di un medico, che ha consigliato l’acqua sulfurea come una cura. Carlotta ha anche cercato i servizi di questo medico. Durante una visita a casa lei è vestita in modo non appropriato e il medico ha visto i suoi seni.

Caro signore, quando mia moglie, senza busto – s’intende – si stese sul letto e lui, il dottore, la guardò negli occhi nel chinarsi per posarle l’occhio sulla mammella, io la vidi quasi mancare, quasi disfarsi; le vidi negli occhi e nel volto quel tale turbamento… quel tale tremore, che… – lei m’intende bene. La conoscevo e non potevo sbagliare.

Nel corso del tempo, il medico e Carlotta si diventano sempre più infatuati. Una notte, il medico viene a casa di Bernardo e Carlotta inaspettatamente, dopo una festa. È ubriaco, e inspiegabilmente insulta l’onore di Carlotta. Bernardo lo butta fuori di casa. Il medico è ferito ed offeso. Succede un duello… Bernardo vince. Il medico non muore ma è gravemente ferito.

La fine della novella è una sorpresa: Carlotta si unisce al medico per aiutarlo con la sua convalescenza!

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