Riassunto: La fedeltà del cane

Mentre donna Giannetta, ancora in sottana, e con le spalle e le braccia scoperte e un po’ anche il seno (piú d’un po’, veramente) si racconciava i bei capelli corvini seduta innanzi alla specchiera, il marchese don Giulio del Carpine finiva di fumarsi una sigaretta, sdrajato sulla poltrona a piè del letto disfatto, ma con tale cipiglio, che in quella sigaretta pareva vedesse e volesse distruggere chi sa che cosa, dal modo come la guardava nel togliersela dalle labbra, dalla rabbia con cui ne aspirava il fumo e poi lo sbuffava. D’improvviso si rizzò sulla vita e disse scrollando il capo:

– Ma no, via, non è possibile!

Inizia così La fedeltà del cane, un’affascinante novella, meravigliosamente artigianale da L. Pirandello.

Pirandello usa l’ironia tagliente (e anche un’intelligenza acutissima) — in misura maggiore, forse, di ogni altra novella che abbiamo letto finora.

La novella descrive il rapporto tra gli uomini e le donne nelle classi medie e superiori della società Italiana nel corso del Ottocento. La protagonista della novella è Livia del Carpine. (Lei è la protagonista nel senso che le sue azioni ‘spingano avanti’ la narrazione della novella.) È interessante che il lettore in realtà non incontra mai Livia… non parla lei neppure una parola di dialogo. Ciònonostante, il lettore ha un senso forte della sua presenza per tutto.

TRAMA

La trama è la seguente:

-Il marchese don Giulio del Carpine è sposato con Livia del Carpine. Pirandello non ci dice nulla sullo stato del loro matrimonio: questo è lasciato alla fantasia del lettore.

-Infatti Don Giulio sta avendo una relazione extraconiugale con Gianetta Sacchi. Don Giulio sospetta che Livia sta anche avendo una relazione extraconiugale… con Lulú Sacchi, il marito di Gianetta! Pirandello non descrive la relazione tra Livia e Lulú… quest’idea è anche lasciata alla fantasia del lettore. (A mio parere Livia e Lulú hanno avuto una relazione).

-Don Giulio è disturbato (astratto, turbato) dalla possibilità che Livia non era fedele. Lui non vuole crederci. Don Giulio si costringe a spiare su Livia — per vedere per se stesso la relazione. Il giorno in cui si sceglie di spiare, don Giulio incontra Lulú Sacchi, chi arriva al posto stesso a spiare su Livia!

-Alla fine della novella il lettore capisce che Livia stava avendo una seconda relazione extraconiugale con un uomo molto più giovane.

DICIAMO NOI: “WHAT’S GOOD FOR THE GOOSE IS GOOD FOR THE GANDER”

La novella descrive l’ego e l’arroganza di un uomo. Don Giulio crede che non c’è niente male sulla sua relazione con Gianetta, ma non riesce a credere che Livia avrebbe fatto lo stesso.

-Arroganza

– Perché non c’è logica! – scattò egli, alzandosi, stizzito. – Tra me e… coso, e Lulú, via, non tocca a dirlo a me…

– Ma tua moglie? – domandò poi. – Bisognerebbe ora vedere che stima ha di te tua moglie.

– Oh senti! – s’affrettò a risponderle don Giulio, infiammato. – Non posso in nessun modo crederla capace di preferirmi…

– Coso!

– Non c’è logica! non c’è logica! Mia moglie sarà… sarà come tu vuoi; ma intelligente è. Di noi, ch’io sappia, non sospetta. Perché lo farebbe? E con Lulú, poi?

-E poi l’atteggiamento di Don Giulio verso le donne.

Dell’onestà di sua moglie, come di quella di tutte le donne in genere, non aveva avuto mai un gran concetto.

-Arroganza (ancora una volta)

Ma uno grandissimo ne aveva di sé, della sua forza, della sua prestanza maschile; e riteneva perciò, fermamente, che sua moglie…

Forse però poteva essersi messa con Lulú Sacchi per vendetta.

Vendetta?

Ma Dio mio, che vendetta per lei? Avrebbe fatto, se mai, quella di Lulú Sacchi, non già la sua, mettendosi con un uomo che valeva molto meno di suo marito.

-La preoccupazione principale di Don Giulio.

Ecco allora perché Lulú Sacchi mostrava di curarsi cosí poco del tradimento di donna Giannetta. Sfido! Erano suoi tutti i vantaggi di quello scambio. Anche quello d’aver acquistato, dalla relazione di lui con donna Giannetta, il diritto d’esser lasciato in pace. Il danno e le beffe, dunque. Ah, no, perdio! no, e poi no!

LA FINE

Alla fine della novella è chiaro che Livia ha una relazione extraconiugale con due uomini: Lulú Sacchi e un uomo più giovane.

Il ragionamento di don Giulio è esilarante, appena si rende conto che Livia ha una seconda relazione.

– Ah! – fece don Giulio, scrollandosi tutto dalla nausea, dal ribrezzo, ma pur con un segreto compiacimento che, per Lulú almeno, era come aveva detto lui: che veramente, cioè, sua moglie non aveva potuto prenderlo sul serio, e lo aveva ingannato, ecco qua; e non solo, ma anche schernito! anche schernito!

***

Il titolo della novella si riferisce a Liri, il cagnolino di Livia, che si porta con sé quando incontra i suoi amanti. Il cagnolino conosce tutti e tre gli uomini come gli amici di Livia. Il cagnolino è innocente, una creatura di natura (una metafora forse del mondo naturale). Il cagnolino è fedele a tutti gli amici. Al contrario tutti gli esseri umani nella novella sono egocentrici… nessuno mostra un senso di lealtà o umiltà o decenza o gentilezza.

Leave a comment