Riassunto: Il tabernacolo

Spatolino, il protagonista della novella Il Tabernacolo (L. Pirandello; la novella si svolge nel Ottocento in campagna del sud Italia) è uno sposato con una moglie e due figli: lo Spatolino è un muratore capomastro che lavora per il Comune, e di conseguenza si può concludere che la famiglia non sia né indigente né ricca.

Spatolino è ben noto nel Comune per la sua fede e per la sua devozione alla Chiesa:

Coricatosi accanto alla moglie, che già dormiva, voltata verso il lettuccio, su cui giacevano insieme i due figliuoli, Spatolino disse prima le consuete orazioni.

Si può dire che la sua fede provveda la struttura onnicomprensiva della sua vita. Pirandello non ci dice i motivi perché lo Spatolino è così devoto.

Nel corso della novella lo Spatolino perde tre cose che sono essenziali alla vita sua:

– il suo impiego e la sua sicurezza finanziaria

– il rispetto di sua moglie

– la sua fede in Dio

Storicamente la Chiesa era stata centrale alla vita quotidiana del Comune. La consorteria clericale aveva controllato i seggi del Comune; così la consorteria aveva anche sorvegliato i contratti di costruzione che avevano sostenuto la famiglia di Spatolino. Allo stesso tempo la Chiesa aveva stabilito il ritmo della vita quotidiana: il calendario degli eventi della Chiesa era stato, a tutti gli effetti, il calendario del Comune.

All’inizio della novella un gruppo non-religioso (un gruppo degli ‘scomunicati’) ha vinto una maggioranza dei seggi del Comune. Il ritmo della vita quotidiana ha capovolto completamente: non hanno più celebrato le feste tradizionali della Chiesa. Come conseguenza della perdita del potere politico, ha capovolto la routine quotidiana di Spatolino in particolare e la sua prosperità era minacciata: Spatolino non ha più premiato i contratti governativi. Quindi sua moglie non rispettava più Spatolino a causa della mancanza di sicurezza finanziaria.

Un giorno Spatolino viene offerto l’opportunità di costruire un tabernacolo per il padrone locale (il Ciancarello), un ricco proprietario terriero con un piccolo ‘esercito’ di uomini: il padrone ha praticato l’usura e probabilmente altre attività criminali; lui è anche stato ben noto per la sua opposizione alla Chiesa. Pirandello non ci dice i motivi perché il Ciancarello vuole costruire il tabernacolo.

Spatolino si impegna a costruire il tabernacolo per Don Ciancarello, ma il padrone muore proprio mentre completa il progetto. Spatolino cerca di ottenere il pagamento per il progetto, ma la famiglia di Ciancarella rifiuta di pagare e Spatolino non riesce a vincere il pagamento dal sistema della giustizia civile.

Siamo consapevoli che il modo in cui Spatolino viene trattato sia un’ingiustizia terribile. Tuttavia lo Spatolino crede diversamente:

Spatolino scappò via dalla sala del tribunale come levato di cervello; non tanto per la perdita del suo capitaluccio, buttato lí, nella costruzione di quel tabernacolo; non tanto per le spese del processo a cui, per giunta, era stato condannato; quanto per il crollo della sua fede nella giustizia divina.

Dopo il crollo della sua fede, Spatolino soffre di una pausa dalla realtà: si veste e si comporta come se sia Gesù. Pirandello descrive poi una situazione assurda e paradossale in cui i cittadini del Comune temono lo Spatolino perché non capiscono/comprendono la sua improvvisa comportamento strano, poi si rendono conto che infatti Spatolino non è pericoloso e si adattano alla sua presenza; finalmente cercano di prendere vantaggio della sua presenza in modo che potrebbero migliorare le loro vite!

Secondo me questa è una novella in cui Pirandello descrive tutto il mondo — cioè la Chiesa, la politica, la società, i cittadini, i clericali e forse la fede degli uomini in Dio — con moltissima ironia!

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