Era ogni anno una sopraffazione indegna, una sconcia prepotenza di tutto il contadiname di Montelusa contro i poveri canonici della nostra gloriosa Cattedrale.
Così inizia la novella Visto che non piove (L. Pirandello) che si svolge nel Ottocento a Montelusa in Sicilia, dopo il Risorgimento. La novella ha il sottotitolo Tonache di Montelusa.
A mio parere Pirandello abbia creato una novella che si propone di illustrare / esaminare le alleanze che si formano e si dissolvono e si riformano quando i gruppi di persone con gli interessi concorrenti lottano per risolvere un problema o raggiungere un obiettivo.
La novella è un piacere da leggere (un piacere colpevole) perché i vari gruppi di persone che ora devono lavorare insieme, difatti erano stati in concorrenza tra loro per molti anni, quindi loro davvero non piacevano l’un l’altro.
Questa è una novella in cui gli antagonismi e le alleanze cambiano così rapidamente che il lettore deve mantenere una lista per comprendere il flusso di eventi. Di seguito è la mia lista:
- Il contadiname di Montelusa contro i poveri canonici della Cattedrale di Montelusa
- Monsignor Partanna contro la Congregazione
- La Congregazione contro la Madonna
- Monsignor Partanna contro il tempo
- Monsignor Partanna contro le donne dei contadine
- Monsignor Partanna contro Monsignor Lentini
- I canonici contro la folla
- I canonici contro Monsignor Lentini
- I canonici con Monsignor Landolina
- I canonici con Marco Mèola
- Marco Mèola contro i liberali
- Monsignor Partanna contro i liberali
- Monsignor Lentini contro i canonici
- Monsignor Partanna contro Marco Mèola
- Marco Mèola con i liberali
- Tutti con il riso della primavera
- Monsignor Lentini con i canonici
- I canonici di Montelusa contro Marco Mèola
Cosa o chi è il protagonista della novella? a mio parere sia la tradizione, in particolare “…l’antichissimo privilegio d’una prebenda”. Penso che Pirandella voglia farci vedere quanto complicata può essere la vita se continuiamo a seguire ciecamente una tradizione che non è più né fattibile né ragionevole.
La mia frase preferita:
“Erano già undici domeniche, undici, dall’otto dicembre, che il pover’uomo, levando il capo dal guanciale, chiedeva con voce lamentosa alla Piconella, sua vecchia casiera, la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè:
– Piove?”
La frase di più ironica:
“E il giubilo del popolo fu quell’anno veramente straordinario per la sconfitta data dal bel tempo ai liberali di Montelusa.”